Vorrei un mondo BIO-CENTRICO, dove non siano i bisogni dell’Uomo intorno a cui far ruotare il mondo, ma quelli della Terra che ci ospita e delle altre specie che la vivono insieme a noi. L’Uomo adatta l’ambiente alle sue necessità, mentre il resto degli animali adatta le sue necessità all’ambiente. Ecco qual è la vera differenza. Ed ecco qual è il problema.
Credo nell’armonia tra le specie, senza supremazia. Credo nella dignità animale e in una potente legge dell’ecosistema, contro cui non dovremmo andare. Credo nell’etica, nella selvaticità, nel ‘secondo natura’. Lotto per il rispetto dell’equilibrio degli ecosistemi, dei cicli della vita, dell’ecologia e delle connessioni tra specie viventi.
Lotto per un rispetto animale che va ben oltre il semplice “ammmmoreh” che ci raccontano film e cartoni. Anzi, parte della mia ricerca scientifica si basa proprio sui rischi che questa visione ‘alla Biancaneve’ di amore verso gli animali selvatici comporta per la salvaguardia faunistica. Mi batto infatti per un rispetto della fauna selvatica che escluda completamente l’interazione tra noi e loro, in quanto è scientificamente provato sia una forma di abuso e maltrattamento.
Un animale selvatico non ha bisogno delle nostre coccole o delle nostre briciole di pane. Un animale selvatico ha bisogno di rispetto, di pace e di tutela. A distanza, con scienza e razionalità. Ogni volta che ci troviamo a voler interagire con un selvatico chiediamoci “io lo voglio, ma lui? Se fosse libero dal ricatto alimentare, dall’ammaestramento, dall’imprinting…si farebbe mai coccolare da me?”
Per questo condanno l’animalismo estremista ascientifico che nel corso degli anni ha fatto più male che bene, ridicolizzando le vere battaglie per il benessere e la salvaguardia animale.
Credo, infine, che *ogni* animale meriti il nostro rispetto e la nostra passione. Dai cani che poverini sono costretti ad indossare cappottini e a fare dog dance, facendo i bisogni in un pezzo di plastica in salotto, agli animali vittime degli allevamenti intensivi, alle migliaia di animali selvatici allevati per essere venduti come pet e che vivranno tutta la vita dentro 4 mura di una casa insieme a Zia Maria, quando la loro natura dovrebbe essere quella di correre liberi tra il bosco e il mare, agli insetti che puntualmente vengono schiacchiati, intossicati e perseguitati come se non fossero animali, agli animali vittime di bracconaggio per commercio e ignoranza.
Ogni animale merita le nostre battaglie. (sì, anche le meduse, i pipistrelli, gli scarafaggi e le vipere!) e per questo sono convinta che l’educazione sia l’unica risorsa che abbiamo per salvaguardare la fragile e preziosa biodiversità che resta su questa Terra. Siamo tutti semini che se innaffiati, possono diventare querce. Querce di consapevolezza, per essere parte del cambiamento, per essere attori di questo mondo e non spettatori. Con le nostre scelte quotidiane possiamo essere quella goccia che fa traboccare il vaso, e rendere questo mondo un posto migliore, per i nostri figli e per le specie che non possono lottare da sole.